autore/author: Livia Lorenzoni
pubblicato/published: 18/10/2022
Citazione consigliata/Suggested citation: L. Lorenzoni, La liberalizzazione delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative nel dialogo tra le Corti, alla luce della dottrina della doppia pregiudizialità costituzionale ed europea espressa nella sentenza della Corte costituzionale n.269/2017, lceonline (www.lceonline.eu), 31/2022, II/osservatorio, p. 29 ss.
area disciplinare/disciplinary area: Diritto costituzionale e pubblico /Constitutional and public law
parole chiave: rinvio pregiudiziale; diritti fondamentali; concessioni demaniali marittime; legittimità costituzionale
key words: preliminary ruling; fundamental rights; state-owned land concessions; constitutional legitimacy
Sommario: 1. Introduzione 2. La rilevanza di diritti fondamentali della persona, tutelati sia dalla Costituzione sia dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, nell’ambito dell’affidamento delle concessioni demaniali marittime 2.1. Diritto di proprietà 2.2. Riserva di legge e irretroattività della legge penale 2.3. Tutela del legittimo affidamento 2.4. Libertà di iniziativa economica e libertà di concorrenza 3. La natura auto applicativa e gli effetti diretti della direttiva Bolkestein sul diritto italiano in materia di concessioni demaniali marittime 4. Conclusioni
Abstract
Il contributo si interroga sulla potenziale applicabilità della dottrina della c.d. doppia pregiudizialità, inaugurata dalla sentenza della Corte costituzionale n. 290/2017, al controverso tema della proroga legislativa della durata delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative. Ci si chiede se nella fattispecie ricorrano i presupposti individuati dalla Consulta per attivare il sindacato di legittimità costituzionale della norma considerata contraria al diritto europeo. In particolare, si evidenziano le connessioni con i diritti fondamentali garantiti sia dalla Costituzione italiana sia dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e le difficoltà legate alla disapplicazione della disciplina italiana contraria al diritto europeo. In conclusione, si auspica un più frequente ricorso alla suddetta dottrina della doppia pregiudizialità da parte del giudice amministrativo quando in questione sia una legislazione nazionale che incide su diritti fondamentali e interessi particolarmente sensibili, che ostacolino l’attuazione da parte del legislatore del diritto europeo.
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This essay deals with the potential applicability of the so called “double preliminary” doctrine, inaugurated by the Constitutional Court’s ruling no. 290/2017, to the controversial issue of the legislative extension of the duration of maritime state concessions with tourist-recreational purposes. The question arises as to whether the conditions identified by the Constitutional Court to trigger the constitutional legitimacy review of the national rule in violation to European law are met in the case at hand. The connections with the fundamental rights, guaranteed both by the Italian Constitution and by the Charter of Fundamental Rights of the European Union, and the difficulties connected with the disapplication of the Italian law contrary to European law are highlighted. In conclusion, the paper argues for a more frequent recourse to the aforementioned “double preliminary” doctrine by the administrative court, when national legislation affecting fundamental rights and particularly sensitive interests is at issue, which hinders the legislature’s implementation of European law.